Com'è fatto un horn, perché è corrugato |
Scritto da Maura Sandri Ultimo aggiornamento: 2014-11-28 14:36:27 |
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2009-03-26 15:59:45 | |
Un horn è un cornetto (esternamente molto simile a un cono gelato) la cui funzione è quella di raccogliere la radiazione messa a fuoco dal telescopio e convogliarla nel ricevitore. Senza l'horn la radiazione riflessa dal telescopio sul piano focale dovrebbe entrare in una fessura piccolissima del ricevitore e la maggiorparte andrebbe persa - e con essa andrebbero perse le preziose informazioni che porta con sé! Il compito dell'horn è quindi quello di accoppiare, nel miglior modo possibile, il telescopio al ricevitore. Per migliorare la capacità dell'horn di svolgere il suo lavoro ci sono un paio di trucchetti che sono stati usati per progettare gli horn di LFI: all'esterno continuano ad assomigliare a coni gelato ma internamente le pareti non sono lisce ed il suo profilo non è dritto! Stretti gradini solcano tutta la sua lunghezza con creste e valli la cui funzione è quella di far sì che la radiazione, una volta dentro all'horn, non venga sporcata dall'horn stesso (in termini tecnici questo significa che l'horn corrugato ha prestazioni migliori in termini di cross-polarizzazione). La regoletta da usare quando si disegnano horn corrugati prevede di fare corrugazioni profonde un quarto della lunghezza d'onda alla quale l'horn deve lavorare ed almeno tre corrugazioni per lunghezza d'onda. In tal modo la radiazione viene ingannata: crede che l'horn sia liscio e si propaga come se niente fosse - se nonché le creste e le valli fanno sì che in realtà arrivi al ricevitore più pulita. L'altro trucchetto prevede di sagomare l'interno dell'horn facendolo assomigliare al profilo di un'onda o di una trombetta. Così facendo l'horn risulta essere molto più corto e quindi più leggero - e più adatto per lo spazio. Gli horn sono davvero bellissimi a vedersi - anche se i coni gelato sono molto più buoni! |